La coperta del segreto bancario, svizzero, austriaco, lussemburghese, singaporeano o di diversa nazionalità, non serve più a coprire gli evasori fiscali.
Dopo il G20 del 2009 che ha inserito le nazioni dotate di norme sul segreto bancario in liste grigie o nere, queste si sono adeguate, o si stanno adeguando, alla norma internazionale.
La norma internazionale è determinata da trattati impegnanti 2 nazioni e denominato "Convenzioni contro le doppie imposizioni e la lotta all'evasione fiscale".
Il modello di convenzione fornito dall'OCSE ed utilizzato da tutte le nazioni ecoomicamente "avanzate" prevede che le amministrazioni fiscali di due nazioni si scambino informazioni a semplice richiesta.
L'abuso del segreto bancario per evitare l'accesso ai dati sulla disponibilità patrimoniale dei contribuenti da parte delle amministrazioni fiscali nel futuro risulterà pericoloso e difficilmente praticabile.
Le grandi banche rifiutano di aprire nuove relazioni con clienti che non riescono a dimostrare la "tax compliance".
Ti invito al prossimo workshop sul tema.
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sabato 18 dicembre 2010
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